PICCOLI EDITORI E INTERNET

LA SALVEZZA VIENE DA L WEB

La salvezza della piccola editoria sta' nella rete. I piccoli editori se vogliono recuperare lo spazio perso in libreria e tra i lettori devono adeguarsi ai tempi e sfruttare tecnologia per far fronte al "GAP" dei grandi editori. Per usufruire della pubblicità ci vogliono enormi capitali che solo i grandi si possono permettere ma nel Web basta poco per essere presenti e per avere subito dei risultati. I libri dei piccoli editori non si vendono non perché non sono validi ma perché sono conosciuti. Poche librerie danno spazio (come noi) ai "piccoli" è molto più comodo vivere all'ombra dei grandi editori, che ti pubblicizzano, che "plagiano" i lettori con la pubblicità sia della stampa che dell'etere. Allora ecco un suggerimento per cambiare le carte tavola.

1) COSTRUZIONE DI UN SITO WEB

I piccoli editori si consorziano in una società che gestirà un sito , dove si troverà tutto il catalogo della piccola editoria , consultabile da casa da tutti i lettori, e consultabile dalle librerie sia che credano nei piccoli editori sia no. La differenza tra queste librerie sarà che le librerie "socie" avranno sempre disponibile parte del catalogo dei piccoli editori con rendiconto che ruoterà con cadenza semestrale in modo che alfine tutta laproduzione possa almeno una volta essere stata presente in libreria. Nel sito il lettore troverà le copertine, e le schede dei libri e potrà ordinarli secondo due modalità. Direttamente oppure scegliendo la libreria convenzionate più vicina che apparirà a richiesta del lettore.Questo perché tra la spedizione e il tempo di arrivo non passano "2o 3 giorni" come pubblicizzano anche le librerie che sono già in rete, ma passano dai 15 ai 20 giorni e allora è più comodo acquistarli in libreria. Naturalmente le librerie convenzionate avranno i terminali collegati in rete in modo da dare la disponibilità in tempo reale ed allora se il libro non è presente in libreria ci sono due alternative possibili, il reintegro da parte dell'editore alla libreria oppure il lettore potrà ordinarlo direttamente. E' preferibile la prima soluzione, perché il lettore andando in libreria vedrà suo malgrado anche altri titoli e potenzialmente potrà acquistarne altri. Non dobbiamo dimenticare che solo una stretta collaborazione tra soggetti con il medesimo interesse produce più frutti che l'esser soli.

2) Le attività culturali e di promozione tramite Internet

Tramite Internet e le librerie convenzionate attrezzate con punti di consultazione si potranno oltre che consultare i cataloghi in linea, le disponibilità , avere notizie sulle iniziative di ciascun editore. I lettori potranno gratuitamente tramite un terminale posto in libreria consultare il sito dei piccoli editori, scaricare le notizie , le schede o quant'altro. Con il medesimo terminale si potranno iniziare dei cicli di videoconferenze con gli autori e i lettori in qualsiasi libreria d'Italia, senza muoversi da casa. risparmiando tempo e denaro e soprattutto soddisfacendo al maggior numero di richieste di confronto dei lettori con gli autori . Le librerie diventeranno così dei caffè letterari che oltre che usufruire di cultura la potranno produrre tramite il confronto diretto con gli autori e i personaggi della cultura.

3) i costi

I costi per una simile operazione saranno quasi nulli tenendo conto che i piccoli editori sono circa 3700 e un sito Web ha il costo di circa 200 milioni l'anno e inoltre nel sito possono essere inseriti tutti i titoli senza limitazioni di sorta anche con immagini o filmati, tutto sta' ampliare lo spazio disco che ha solo il costo dell'acquisto di uno o più dischi fissi e computer "una tantum" giacché gestendo direttamente il sito lo spazio non viene pagato anzi potrà essere affittato privati per aver così altri introiti e rendere quasi nullo il costo del server. Si potrà risparmiare nei cataloghi illustrati, giacché saranno immessi in rete e chi vorrà potrà scaricarseli e stamparseli a sue spese!. Se si considera il costo di un catalogo con il prezzo medio di lire 2.000.000 pensate moltiplicato per 3700 quanti soldi risparmiati ! e soprattutto non sprecati, perché la maggioranza dei cataloghi va a finire tra la cartaccia o a riempire le scatole delle rese! Allora forza "piccoli editori" cosa aspettate a diventare "Grandi!"

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