La costituzione tradita
parte II
Mattarella, firmando l'Italicum ha agito da cristiano?
Un cristiano, quando entra in politica, non abbandona la sua coerenza al Vangelo, che non vuol dire corenza con l'istituzione ecclesistica come era per molti, non per tutti, fino agli anni '50 del novecento. Perciò quando deve decidere, se un atto è giusto, deve farlo in piena coscienza, e non sotto i dettami di una presunta laicità o per il bene del paese. Il messaggio del Vangelo è chiaro. Tutti gli uomini sono uguali e hanno i medesimi diritti e doveri e nessuno può approfittare della sua carica per fare quello che ritiene "solo lui " giusto. Anzi chi è il primo sia l'ultimo e il servitore, sappia ascoltare e decidere, sentito il parere di "Tutti". Questo sarebbe cio che dice anche la laica democrazia. Non ci sono " governabilità che tengano" ma solo la giustizia, che impone, che tutti abbiamo la stessa possibilità di espressione e rappresentanza. Non ci sono "popoli eletti " come al tempo d'Israle. Gesù è venuto per questo, il suo Regno ha sostituito il nostro Regno pieno di difetti, egoismi, sorprusi. E un cristiano, sa, che il suo compito è quello di "portare frutti " al Regno, tutto il resto è in sovrappiù. E sa che Giustizia vuol dire tenere presente che "ogni uomo è mio fratello e che devo agire con lui come agisco per me stesso. Mattarella ha agito secondo questi dettami? Secondo me no! Il testo di legge dell'Italicum grida vendetta presso Dio. Ma forse Mattarella ha firmato, perchè tanto, poi, la Corte Costituzionale lo considererà fuorilegge... e per non creare asti e inutili liti parlamentari, in momento di sfacelo delle istittuzioni... Spero che sia così, ma cristiamente bisogna, come Gesù, saper affrontare la croce perchè è l'unica via alla resurrezione del paese. " Lui ha vinto il mondo ", Mattarella no! Henry
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ARTICOLO 56 La Camera dei deputati è eletta a suffragio universale
e diretto. Articolo 57 Il numero dei senatori elettivi è di trecentoquindici, sei dei quali eletti nella circoscrizione Estero. Nessuna Regione può avere un numero di senatori inferiore a sette; il Molise ne ha due, la Valle d'Aosta uno. La ripartizione dei seggi tra le Regioni, fatto salvo il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione Estero, previa applicazione delle disposizioni del precedente comma, si effettua in proporzione alla popolazione delle Regioni, quale risulta dall'ultimo censimento generale, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti [cfr. IV] .
PARLAMENTO Indica l'assemblea dei rappresentanti del popolo che, nello Stato moderno, esercita la funzione legislativa (elabora e vota le leggi) e controlla l'operato del Governo. Nel nostro ordinamento, si compone della Camera dei deputati (con sede a Roma, a Montecitorio) di 630 membri e del Senato (con sede sempre a Roma, a Palazzo Madama) di 315 membri più i senatori a vita, nominati dal presidente della Repubblica. Il Parlamento è, pertanto, conosciuto anche come "le Camere". Di solito, le Camere si riuniscono e lavorano separatamente. La Costituzione prevede, però, che in determinate circostanze il Parlamento si riunisca e deliberi in seduta comune: per l'elezione e il giuramento del presidente della Repubblica; per nominare un terzo dei giudici costituzionali e un terzo dei membri del Consiglio superiore della magistratura; per mettere in stato di accusa il presidente della Repubblica per alto tradimento e attentato alla Costituzione.
DITTATURA Sistema di Governo in cui prevale la volontà di un uomo solo (anche se il termine è stato a volte riferito a organi collegiali). Al popolo è impedito di esercitare la sovranità,
anche se il dittatore cerca di ottenere il consenso popolare
mediante promesse e azioni esaltanti (demagogia). larticolo 49 della Carta costituzionale. Veniamo dunque alla lettura del testo dellarticolo in
questione: Si tratta di un testo molto breve, sintetico, che, per essere
inteso nel suo pieno significato deve essere sottoposto a uninterpretazione
analitica sia letterale che logico-sistematica. Interpretazione
che peraltro non presenta, a nostro parere, particolari difficoltà
neppure per gli inesperti in materia di diritto. A) Principio della libertà di associazione in partiti da intendersi sia nel senso positivo di diritto garantito a tutti i cittadini di fondare e di aderire ad un partito sia nel senso negativo di diritto di non aderire o di cessare di aderire ad un partito. B) Principio della pluralità di partiti: il numero dei partiti non può essere limitato; chiunque può prendere liniziativa di fondare un nuovo partito. (I limiti alla fondazione e allattività dei partiti possono essere soltanto quelli previsti per le associazioni in generale stabiliti dagli articoli 17 e 18 della Costituzione: le riunioni devono essere pacifiche e senza armi; le finalità associative non devono essere vietate dalla legge penale; sono vietate le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare). C) Principio delladozione del metodo democratico sia nei rapporti con gli altri partiti sia nella propria organizzazione interna. D) Principio del libero concorso di ciascun partito
alla formazione della politica nazionale. http://www.plcamagni.it/blogdipier/index.php/component/content/article/464 |