PLAZA DEL SOL DELL'AVVENIRE??
È iniziata la rivoluzione ? Un nuovo Risorgimento ha
scosso l'Africa, ora scuote l'Europa. I Giovani carbonari
son tornati! Si! Ma senza Lider e dei programmi i precostituiti;
e questa è una debolezza, che porta prima o poi a ritornare
nell'anonimato senza aver lasciato traccia di se.
Tutte le rivoluzioni che funzionano devono avere una meta, o più
mete condivise, chiare e realizzabili.
La protesta di per se non porta a nulla, al massimo all'anarchia
(non la vera Anarchia con la A maiuscola che è un ideologia
rispettabile anche se non da tutti condivisibile), alla violenza
gratuita.
Tutti si sentono capaci di cambiare il mondo perché la
rabbia e la voglia di riscatto creano una forte dose di adrenalina
facendo credere che tutto è possibile; e che gli avversari
qualunque essi siano: i partiti, il potere o il capitale dinanzi
a questa protesta si arrenderebbero con facilità ,lasciando
campo libero al nuovo!
Ma non è così! Quando dinanzi alla forte ed inaspettata
resistenza di questi; i contestatori, si ritrovano spiazzati,
alcuni al massimo si sacrificheranno suicidandosi come eroi o
Kamikaze mentre la maggioranza abbandonerà
il campo sentendosi marchiati come perdenti e non
saranno più capaci di rialzare la testa, ma anzi, si abbruttiranno
con le droghe, l'alcol o divenendo i nuovi barboni.
Chi oggi è nella Plaza del Sol deve prendere coscienza
che per combattere le ingiustizie e lo strapotere deve combattere
con le sue armi.
Ormai da quando i Greci hanno inventato la democrazia
come arma per risolvere le questioni non si può più
fare a meno di questa. Fino a quando non sarà inventata
una nuova formula più giusta e praticabile, dovremo usare
la democrazia, per sconfiggere le distorsioni della democrazia.
Alla base della democrazia ci sono le maggioranze
i gruppi e i partiti. Perciò per realizzare la propria
idea bisogna che questa possa conquistare la maggioranza;
e soprattutto nei partiti, che la rappresentano. Per fare questo
bisogna entrare nel gioco delle parti
o della politica, altrimenti la cosiddetta maggioranza
schiaccerà sempre chi gli va contro; prima con le buone,
e poi con le cattive fino ad arrivare all'uso delle armi.
E qui entrano i gioco i partiti, che sentendosi autorizzati dal
voto democratico o di consenso, faranno sempre il
brutto e il cattivo tempo, secondo i desideri e bisogni della
loro classe politica; senza rispettare gli altri anche se hanno
tutte le ragioni possibili.
I politici, sono uomini di potere, una vera e propria
dittatura creata dalla democrazia . Questa è
la realtà e solo quando i partiti si sfaldano o mutano,
o al loro interno cambiano le persone, si può sperare nel
cambiamento, altrimenti possono tenersi il potere per lungo tempo,
anche per secoli!
Allora la via della democrazia è l'unica strada
per cambiare la società e il potere ce lo dice anche Thomas
Mann Non è forse vero che l'uomo che oggi dichiara
'io di politica non mi occupo' ci sembra alquanto insulso? Noi
sentiamo la sua dichiarazione non solo come egoistica, estraniata
dal mondo, ma anche come uno stolto autoinganno, come una stupida
inferiorità. Una tale affermazione palesa un'ignoranza
non tanto intellettuale, quanto morale. Sotto la forma politica
ci si presenta oggi il problema stesso dell'uomo.
Perciò con pazienza e tenacia, cosa che pochi giovani oggi
hanno, si deve entrare nei partiti per per rottamare
i vecchi e sostituirli con persone che rappresentano il nuovo,
la protesta e nuove idee di giustizia. Però, ecco il punto
cruciale, bisogna entrare nei partiti con tecnicae
progetto.
Si deve entrare a gruppi e non isolati, altrimenti
come è successo a molti ne risulterebbe una sconfitta e
un asservimento ai loro giochi.
Cosi, entrando a gruppi, e uniti nelle piccole sezioni o gruppi,
si può da subito iniziare il cambiamento, intanto, defenestrando
attraverso libere scelte ed elezioni di partito i
vecchi sostituendoli con i nuovi; e i vecchi non potranno opporsi,
vedendosi sconfitti democraticamente. Una volta conquistata
una sezione si passa all'altra, alla provincia, alla regione e
infine al paese intero !
Una vera e propria guerriglia di sfiancamento che
porterà al risultato finale a cui tendono tutte le proteste
giovanili di Plaza del Sol, quelle operaie e sociali in Europa
in questo mondo soggiogato da una classe ricca globalizzata, spietata
che si ammanta di democrazia.
È un nuovo modo di lotta, e non di Mafia come sembra a
prima vista, giacché alla base c'è l'impegno legittimo
dei cittadini a cambiare, senza violenza ma con tenacia, usando
le stesse armi dei potenti di ora che sono: la convinzione
e soprattutto la partecipazione. Si la Partecipazione
perché se molti partecipano, la minoranza che governa viene
sconfitta e deve cedere democraticamente il posto agli altri,
anche se a malavoglia. Libertà non è star
sopra un albero... Libertà è partecipazione
ci ricorda Giorgio Gaber e questo è il momento di tornare
a Partecipare coma fanno a Plaz del Sol ma con un occhio all'Avvenire...
Henry