LA COMUNICAZIONE SOCIALE E CULTURALE A PIOMBINO |
L'importanza della comunicazione sociale e culturale nella nostra citta' e' stata sempre sottovalutata. Ci si dice fedeli al vangelo e poi non facciamo nulla per farlo conoscere agli altri viviamo in perenne contraddizione tra il pensiero e l'azione e non ce ne preoccupiamo affatto . L'importanza delle comunicazioni sociali ormai non e' piu` messa in dubbio da nessuno e per chi vuole saperne di piu' rimandiamo alle centinaia di testi in commercio e tra cui ricordiamo a titolo di esempio : - Babin Pierre Marshal MacLuhan UN UOMO NUOVO, CRISTIANO NUOVO NELL'ERA ELETTRONICA ed. Paoline 1979 - D.Goffredo ,V.Rovigotti, E.G.Laura,A.Thiery,M.Ajassa COMUNICAZIONE E PARTECIPAZIONE ed. Paoline 1979 -Rosario F. Esposito,LA MASSIFICAZIONE NON ESISTE ed. Paoline 1979. - P.Babin LA CATECHESI NELL'ERA DELLA COMUNICAZIONE ed. L.D.C. 1989 Nonostante questo a Piombino siamo ancora "increduli
e non credenti";come Tommaso e continuiamo ad ignorare questo
settore della vita anche se poi siamo anche noi tra i primi consumatori
- di Radio Tv Giornali e da essi dipendiamo addirittura parliamo
come loro, e ne accettiamo le verità. Era stata insediata una commissione diocesana per la cultura di cui anch'io facevo parte ma dopo 2 riunioni! si e' sgretolata e non se ne e' riparlato piu'. Alla prima riunione si era riconosciuto (ma poco convinti gli altri) che c`era bisogno di una presenza cristiana nelle comunicazioni sociali e si era progettato come prima azione una mostra di quasi tutte le riviste cattoliche italiane (di cui mi sarei preoccupato io, attendevo solo il via ufficiale sia per il luogo Chiostro S. antimo, sia per la partecipazione attiva delle parrocchie) ma poi gia' alla seconda riunione; si era in tre; si rimando` perché ancora non non ci si era mossi e cosi... Poteva essere un primo passo importante per poi spaziare all'editoria cattolica, alle televisioni e radio cattoliche e suscitare anche qui` una presenza cristiana nel tessuto sociale di fatto e non di nome. Tempo adddietro le televisioni locali e radio erano disposte
a metter degli spazi a disposizioni per la diocesi ma salvo i
suoi interventi domenicali ad una radio locale (percio` almeno
dieci anni dopo) non si e' mai fatto niente. Ma dicevamo non esiste solo l'editoria esiste la TV e quante
persone sole e abbandonate troverebbero giovamento da una tv
che parla in modo diverso che li faccia sentire vivi parte di
quel nuovo regno che è in noi.e che si deve compiere negli
anni a venire. Occorre percioò acquisire al piu' presto tali mezzi
compreso la radio e la stampa (quest`ultima dovrebbe avere una
redazione locale e un linguaggio più semplice e più
concreto) e cominciare a mettere la "lucerna sopra il lucerniere
e non sotto il moggio" e "cio' che vi dico nelle tenebre
ditelo alla luce" affinche' "Cosi' risplenda la vostra
luce davanti agli uomini. perche` vedano le vostre opere buone
e rendano gloria al vostro Padre che e` nei cieli". Queste riflessioni spero che suscitino un dibattito in diocesi che non resti come episodio isolato e il piccolo "granello di senapa " grazie a molte altre persone si possa sviluppare sino al cielo affinché "gli uccelli del cielo si annidino fra i suoi rami". Enrico Beni 1990 |